Okay, tra la Rivoluzione Francese, la nascita di Gesù Bambino e la pioggia di meteoriti che estinse dinosauri, ne ha viste di cose la Regina Elisabetta, e di certo quindi sorprenderla ancora dev’essere alquanto difficile… ma vorrei davvero chiederLe, magari davanti ad un tè, dei biscottini ed i mignoli alzati, se si sarebbe mai aspettata che dei bottoni, un braccio di Barbie e svariate conchiglie la ritraessero in maniera così verosimile.
Conoscete Jane Perkins?
Dapprima infermiera, poi mamma full time, dal 2006 Jane ha intrapreso una strada ricca di rifiuti e colori.
Spazzina e inseguitrice olimpionica di arcobaleni? No, anche se ammetto che il secondo è il mestiere dei miei sogni. Jane si definisce una re-maker: assembla piccoli elementi di scarto per riprodurre quadri e fotografie famosi.
La particolarità delle sue opere sta nel fatto di avere due momenti di osservazione: prima da lontano, nel complesso, in cui ci si rende conto di essere di fronte ad un quadro dallo stile impressionista-impressionante, dove bottoni, giocattolini e bracciali corrispondono alle spennellate veloci e non precise con la differenza che il risultato finale è estremamente dettagliato e preciso. Nel secondo momento di osservazione è necessario avvicinarsi, per scoprire il mondo di quel quadro: un mondo che è appartenuto al passato di casa Perkins e di tutte le case a cui sono appartenuti quegli oggetti da botteghe di second-chance. Andate a curiosare un po’ su internet e zoomate, resterete incantati: banane giocattolo che diventano i biondi capelli di Marilyn Monroe, la testa di Lisa Simpson che fa una delle stelle della famosa notte di Van Gogh e uno dei petali dei suoi famosi girasoli fatto da un cavallino giocattolo.
E volete sapere qual è la cosa più assurda di tutte? Non c’è un solo ritocco con i pennelli: Tutte le gradazioni di colore sono ottenute soltanto dall’ assemblaggio dei giusti pezzi. In più tutti i colori sono nelle tonalità dell’opera originale.
Insomma, niente ha un valore in sé, tutto dipende da ciò che noi vogliamo vederci. La vita di quel giocattolo di Lisa Simpson era stata limitata solo agli occhi di quel bambino che l’ha buttata. Nelle e mani di Jane, Lisa Simpson è rinata, e questo nuovo ciclo di vita per la piccola testa giallo Sclerozio sarà molto più lungo, in qualche modo anche eterno.
Buoni propositi per l’anno nuovo: impegnamoci a dare più valore a tutto, sforziamoci per guardare le cose da altri punti di vista, superiamo i limiti che noi stessi ci imponiamo, a volte, in fondo, basta solo un po’ di voglia (e chili di pazienza, nel caso di Jane).
P.s. RUGGINE SEI MOLTO BRAVO ANCHE TU!
SALMONELLA
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