Okay, si sta avvicinando sempre più velocemente il Natale e questo significa che dovremo addobbare l’albero a casa, mettere i Re Magi nei presepi, scervellarci per trovare i regali giusti e che ci dobbiamo preparare psicologicamente a quella tortura sotto mentite spoglie comunemente chiamata pranzo di Natale.
Ma… in uno di quei pomeriggi dove ogni cosa è la scusa ideale per non studiare, mi sono ritrovata a pensare: come ci sentiremmo a passarlo da qualche altra parte, uscendo dallo stereotipo della neve, del cappello rosso e delle renne? Non so voi, ma a me è venuta la voglia di vedere Babbo Natale arrivare in costume da bagno sul surf, e allora ho iniziato a girovagare… guardate cosa ho trovato!
Danimarca. Durante l’Avvento i bambini si trasformano in folletti e fanno dei piccoli scherzetti in casa, nel dolce viene nascosta una mandorla intera e chi la trova riceve un premio, e nel frattempo per le strade girano dei carri trainati dai cavalli che distribuiscono Caarlsberg. Scusatemi danesi, ma qualunque cosa rispetto alla birra gratis perde di valore.. eddai!
Israele. A Betlemme la Chiesa Cristiana cattolica festeggia il 25 Dicembre, quella Ortodossa il 6 Gennaio e la quella Armena il 19 gennaio.. io nel dubbio farei auguri ogni giorno per un mese.
Giappone. E va beh, se non fanno cose difficili non sono contenti e quindi non potevano che cimentarsi nel tsutsumi, l’arte di impacchettare i regali (io non so manco ripiegare il foglietto illustrativo dei medicinali)
Polonia. La vigilia di Natale è chiamata Festa della Stella, perché sino a quando non compare in cielo la prima stella, non si può interrompere il digiuno di 24 ore… coraggiosi!
Etiopia. Secondo l’antico calendario giuliano, il Natale viene celebrato il 7 gennaio. Tutti si vestono di bianco.
Austria. Okay, questo è creepy: oltre a san Nicola, la notte del 5 Dicembre dai boschi escono i Krampus, i folletti che puniscono i bambini cattivi.
Irlanda. E qui, scusatemi, ma mi rivolgo al popolo femminile: troviamoci un marito irlandese. Il 6 gennaio si celebra il Natale delle donne: loro hanno la giornata libera e gli uomini rimangono a casa a pulire e cucinare.
Messico. Tradizione tipica è la gara di intaglio di ravanelli giganti. Questa non so come commentarvela.
Spagna. Se il meglio viene alla fine, mi sembra giusto che qui i regali si scambino non prima del 6 Gennaio, giorno di festa in cui ci sono anche carri che sfilano donando caramelle. Praticamente ci anticipano Putignano, raga.
Svezia. Loro sono decisamente teatrali: il 13 Dicembre la figlia maggiore si veste di bianco con una cinta rossa, e mentre porta delle candele in testa e offre dolci a tutta la famiglia.
Australia. E va beh, loro si fanno gli auguri tra una nuotata e l’altra. Praticamente il loro Natale è il nostro Ferragosto.
Bene, ora chiudete gli occhi e toccate lo Sclerozio: in che nazione finirete a Natale dell’anno prossimo? Fatecelo sapere taggandoci sui social!
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