Ciao cari Sclerati, immagino che arrivati a questo punto siate più sclerati del solito, ma spero che ve la passiate bene in fin dei conti. Il vostro Er Gino non si lamenta troppo e cerca sempre il lato positivo delle cose.
Devo svelarvi un segreto: nel mio piccolo eremo di qualche metro quadro ho un po’ di piante, che aggiunte a quelle sul balcone fanno una bella combriccola vegetale! A me piace tanto la loro tacita compagnia e adoro sporcarmi le mani quando si tratta di intervenire con travasi e cure varie… mi rilassa molto.
Alcune delle mie piante domestiche
Leggendo ho scoperto che non è solo una mia piacevole sensazione, pare che la semplice presenza di piante in spazi chiusi faccia veramente bene. Sono tanti gli studi, datati e recenti, che evidenziano gli effetti che le piante hanno sull’ambiente interno (a casa, in ufficio o in aula) e sulle persone che lo vivono. Un professore dell’Università di Firenze, Stefano Mancuso, si è occupato sia di fitodepurazione dell’aria che degli effetti che la presenza di vegetali ha sulle capacità di apprendimento di giovani studenti. Il prof Mancuso assieme ai suoi colleghi del PNAT ha sviluppato una specie di serra filtrante che attraverso il sistema di areazione dell’edificio in cui è installata, bonifica l’aria grazie alla capacità delle piante e del suolo di fissare i composti e le molecole volatili che inquinano l’aria degli ambienti indoor, la quale è circa tre volte più inquinata di quella outdoor -figuratevi che schifezze respiriamo ogni giorno-.
Fabbrica dell'Aria istallata nell'Ex Manifattura Tabacchi a Firenze
Il progetto si chiama “la Fabbrica dell’Aria” e Firenze ne conta due, una istallata nella Coop di Novoli e una nell’Ex Manifattura Tabacchi. Praticamente una figata pazzesca dato che è bella da vedere, purifica l’aria, la ricarica di ossigeno e la rinfresca, l’unica pecca è che non credo sia possibile acquistarne una per appartamenti, per questo possiamo iniziare adottando le piante da metterci dentro in un prossimo futuro. Sempre il prof Mancuso -giuro che non mi ha dato una lira per tutta questa pubblicità che gli sto facendo, è solo un bomberone quindi se la merita- nel 2006 ha condotto uno studio su come la presenza di piante influenza la capacità di apprendimento di una classe della scuola primaria “Andrea del Sarto”. Oltre ai già noti effetti come la riduzione dello stress e la maggiore attenzione, è emerso come gli studenti hanno chiaramente appreso di più e meglio riuscendo a svolgere un test con risultati superiori rispetto ad una classe simile che però ha svolto il tutto in un’aula tradizionale, quindi senza l’ombra di una foglia viva. Ci sarebbe tanto altro di cui parlare, dagli esperimenti della NASA sulle piante usate come biofiltri, all’incisività che l’autoproduzione di ortaggi -possibile anche in vasi sul balcone- può avere sul cambiamento della coscienza del consumatore, ma è meglio lasciare spazio alla vostra curiosità. Forse le piante ci ricordano da dove veniamo, ci fanno fare un salto indietro nella storia evolutiva riportandoci nella nostra vera casa, la Natura incontaminata, donandoci un senso di benessere e protezione materna…una cosa però è certa, uno dei regali migliori che potreste fare ai vostri cari per questo Natale sui generis, è una bella pianta!
Buone feste Sclerati.
Er Gino
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