Ciao ragazzi, questo mese vi parlerò del Centaurea cyanus, il fiordaliso. Questa pianta è molto interessante per la sua versatilità, infatti, viene spesso utilizzata, in miscuglio, per la realizzazione di strisce laterali fiorite all’interno di appezzamenti coltivati, queste hanno lo scopo di attrarre insetti che predano i parassiti della coltura presente nel campo.
Secondo uno studio condotto in Francia nel 2017, l’azienda agricola che utilizza queste pratiche, non risulta solo più eco-sostenibile, ma riesce anche ad aumentare sia la redditività che la produttività nel 38.8% dei casi. Questa tecnica colturale è ancora in fase di sperimentazione, il limite più rilevate
riguarda i grandi appezzamenti, in questi infatti le strisce risultano insufficienti ed è quindi necessario effettuare dei trattamenti sulle colture. In Italia il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ha avviato un progetto sperimentale che prevede la semina di specie per la realizzazione di ‘corridoi ecologici’, al fine non solo di limitare la presenza di parassiti, infestanti e malattie ma anche di salvaguardare la biodiversità. Ma ora torniamo al fiordaliso. Bene allora, immaginate di avere un appezzamento di terra dove avete intenzione di seminare fiordaliso per godere delle qualità sopraelencate, alla fioritura, che avviene tra fine maggio ed inizio agosto, andate a coglierne un mazzetto, guardateli bene perché sono bellissimi e dategli anche un’annusata, dopo di che andate a casa e fateli essiccare. Il Centaurea cyanus appartiene alla famiglia delle Asteraceae ed ha moltissime proprietà benefiche, tra le quali l’azione diuretica ed antinfiammatoria. L’infuso ottenuto dal fiore, infatti, è un ottimo rimedio contro la tosse e contro l’arrossamento degli occhi.
Queste virtù benefiche sono dovute alla presenza all’interno del fiore di flavonoidi e altre sostanze antiossidanti. Una volta pronta la bevanda prendete gli scarti e metteteli nel vaso che avete sul davanzale della finestra, apporterà sostanza organica e quindi nutrienti alla vostra
pianta. Bene ora tornate in cucina, sedetevi e godetevi il vostro infuso.
REGIA
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