Questo è il mese più bello dell’ anno si sa, dai tempi della scuola l’unico raggio di luce, tra l’oscurità di compiti e lezioni, è sempre stato l’arrivo del Natale e le giornate di festa che porta con sé, i pranzi con i parenti, le tradizioni, le notti passate a giocare a tombola, i camini accesi e le luci nei paesi. Tre le tante tradizioni rimandate di generazione in generazione c’è il romanticissimo bacio sotto il vischio. Ma da dove proviene questo rito? Il vischio o meglio ancora il Viscum album è una specie emiparassita, cioè una specie che pur essendo fotosintetizzante, sottrae acqua e minerali alla pianta ospite sulla quale si sviluppa. Infatti spesso questo arbusto aereo sempreverde lo si trova tra i rami di specie arboree ed è facile da osservare soprattutto in inverno quando le specie ospiti sono spoglie. Inoltre è proprio in inverno che avviene la fruttificazione, questa strategia ne consenta la diffusione, infatti mentre gli alberi sono spogli, sui rami del vischio spiccano queste bacche perlacee, attirando uccelli come passeri, capinere e tordele che se ne cibano e che stimolati da sostanze lassative contenute all’interno delle bacche, defecano nei rami vicini diffondendo così i semi del vischio. Anche dopo la loro digestione, i semi mantengono un rivestimento “vischioso”, appunto, che gli consente di aggrapparsi alla corteccia dei rami dove sono stati depositati. Qui i semi germogliano e ricomincia un nuovo ciclo vitale.
Soldato americano bacia la fidanzata appena tornato dalla guerra
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