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Immagine del redattoreLe piccole Ife

A casa del Covid

Aggiornamento: 23 feb 2021

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Cari sclerati, da quanto tempo! Come state? Speriamo senza tosse né febbre… Molti ultimamente sostengano che non sono giorni in cui parlare di disastri ambientali e cambiamenti climatici, di orsi polari spelacchiati e di foreste affumicate, ma noi non possiamo farne a meno.

Per chi non lo ricordasse, i virus sono tra i più antichi abitanti della Terra, composti solo di proteine e acidi nucleici. Non vogliamo e non possiamo azzardare ora relazioni tra l’emergenza ambientale e la crisi sanitaria, perché in questo momento non c’è nulla di dimostrato, eppure viviamo tutti sullo stesso pianeta. E siamo convinti che nessun essere vivente è indipendente dagli altri.

Lo ha ben spiegato ieri il prof. Stefano Mancuso, ordinario di Arboricoltura dell’Università di Firenze e direttore del LINV, in una intervista rilasciata a Repubblica. Mancuso ha spiegato che ieri aveva 36,5° di febbre, e noi che ce ne importa?? Direte voi. Ebbene, è la temperatura, che ci auguriamo abbiate anche voi in questo momento. Ma se aveste anche solo 1° in più… beh, non negate che vi preoccupereste anche voi…  i più eroici continuerebbero a ‘scendere il cane’, i più delicati psicologicamente assedierebbero la centralina del Pronto Soccorso, ma in entrambi i casi, potreste essere potenziali contagiati.

Sì, è proprio lì che vogliamo andare a parare: un solo grado fa la differenza. Un solo grado in più può essere sintomo di gravi disequilibri nel nostro organismo, perché non dovrebbe esserlo al livello planetario? È una domanda che sarà necessario porsi con ancora più insistenza quando recupereremo le nostre vite: forse la Terra sta dando all’umanità l’ennesima possibilità per rivedere le proprie esigenze e i suoi rapporti con i coinquilini del pianeta, vegetali, animali, batteri e virus!

Così come all’interno e sulla superficie dei nostri corpi e proliferano miriadi di microrganismi di vario genere, allo stesso modo convivono gli esseri viventi sulla superficie terrestre. Questo fa del nostro pianeta una grande ‘casa comune’, come direbbe Papa Francesco, e un’entità compòsita chiamata Gaia, come direbbe James Lovelock: un sistema di relazioni che si autoregola per il mantenimento del suo equilibrio.

Cari sclerati, vi salutiamo, nella speranza che abbiate trovato il vostro equilibrio da quarantena e vi aspettiamo sui nostri socials!!!

Alla prossima

By Er Gino e Drupo

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