Cari lettori, ci siete mancati tanto!
In questo articolo vi parliamo un po' delle nostre amate apette e del loro dolcissimo miele, risolvendo dei dubbi e schiarendovi le idee con approfondimenti e magari qualcosa che non sapevate!
Insomma, in un periodo in cui ci sono poche risposte a tante domande, vi scriviamo sia le domande che le risposte, più comodo di così?
Iniziamo dalle Api, dell’ordine degli Imenotteri (del quale fanno parte anche Bombi, Vespe e Calabroni).
Del genere ‘Apis’ conosciamo una trentina di specie, ma quelle che ci interessano maggiormente per la loro ‘produzione’ sono l’Apis mellifera per la produzione di miele e l’Apis cerana per quella della cera.
Ecco, per voi, le domande più frequenti.
TUTTE LE API PRODUCONO IL MIELE?
Se intendiamo per api la specie Apis mellifera la risposta è, ovviamente, SI
SOLO LE API PRODUCONO IL MIELE?
NO, diversi Insetti producono il miele tra cui Formiche ed alcune Vespe, ma anche Bombi (cugini delle Api).
Questi producono un miele non alimentare o di quantità molto scarse.
Ciò che differenzia il miele d’api da quello degli altri insetti, però, è non solo la sua fruibilità ma anche l’abbondanza di produzione che permette all’uomo di trarne vantaggio.
LE API HANNO SEMPRE FATTO IL MIELE?
NO, un tempo le api erano insettivore o comunque carnivore. Non è chiaro quando, ma ad un tratto della loro evoluzione i dolci insettini hanno deciso di essere vegetariani e visto ciò di cui si nutrono, è stato tutto un vantaggio!
Le api, esistono da 100 milioni di anni, le più antiche ritrovate provengono dalla Thailandia e dalla Birmania.
Anche se le api non hanno sempre fatto miele, il suo rapporto con l’uomo è strettamente legato ad esso, mangiamo miele da 12.000 anni, ce lo procuriamo intenzionalmente dalla preistoria e all’alleviamo api sin dai tempi dell’Antico Egitto, in cui il miele era alimento destinato solo alle caste più elevate, ma aveva anche una valenza rituale e veniva impiegato in medicina.
ALLEVIAMO LE API SOLO PER LA PRODUZIONE DEL MIELE?
Assolutamente NO, chi ha il pollice verde ed ama la natura sa che il loro ruolo è fondamentale per l’impollinazione delle specie vegetali (che si dicono entomofile o entomogame).
Gli scienziati ritengono che le api sono responsabili della varietà e della diversità floreale di cui godiamo adesso. Molte piante non sono in grado di auto impollinarsi e l’azione del vento non è spesso sufficiente a compiere il lavoro: Per questo i fiori sono diventati sempre più colorati e diversificati sino a specializzarsi nelle impollinazioni e strutture, per attirare le api e assicurare l’impollinazione!
Inoltre, se 100 fosse la produttività di un’ape (per tutte le sue funzioni), la produzione del miele sarebbe pari solo al 10%. Da esse ricaviamo anche cera, polline, propoli, pappa reale e veleno (si, anche veleno per curare reumatismi e dolori articolari!)
In ultimo le api sono anche un perfetto indicatore biologico sulla qualità dell’ambiente.
LE API SONO TUTTE UGUALI?
NO, all’interno di ogni sottospecie di Apis mellifera esiste un fenomeno evoluzionistico denominato ‘polimorfismo di casta’.
In pratica le api sono diverse in base a sesso, funzioni ed anche età.
In una colonia di api troviamo l’Ape Regina (grande, madre e unica riproduttrice della colonia), le Operaie (femmine e bottinatrici) e i Fuchi (maschi riproduttori)
TUTTE LE API PUNGONO?
NO, solo le operaie (che sono la maggior parte). Il pungiglione deriva da una modificazione dell’ovopositore (inutilizzato nelle operaie), che quindi è assente nei fuchi.
Pungono solo per difesa.
Ma qualche domanda sul miele? Eccola qui per voi.
COS’E’ IL MIELE?
È il principale nutrimento delle Api nei periodo di assenza di importazione nettarifera, come la stagione invernale o tra una fioritura e l’altra.
‘’per miele si intende il prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o che si trovano sulle stesse, che esse bottinano, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare’’
Così lo definisce la Direttiva CEE dei primi anni ‘70.
Possiamo definirlo un prodotto di origine sia animale che vegetale, questo perché mentre altri prodotti di origine animale provengono dalla semplice nutrizione dello stesso (vedi il latte oppure direttamente la carne), il miele per essere prodotto deve necessitare di un fiore.
Tale fiore deve essere possibilmente non solitario, deve produrre polline e nettare e deve essere anche abbastanza attraente per l’insetto. Infatti oggi ci sono specie vegetali preferite ad altre per il sapore del miele. Sono pretenziose le nostre api, vero?
COME VIENE PRODOTTO?
Il nettare (o in piccola parte la melata), una volta bottinato, viene trasportato dalle api nell’alveare dentro la ‘borsa melaria’, una sacca nel mesentero (parte centrale dell’apparato digerente) dove viene ‘pre-digeritl’ e trasformato in una soluzione zuccherina più concentrata.
Di abitante in abitante dell’alveare viene rigurgitato e ingurgitato fino ad avere un prodotto dolcissimo e poco umido.
IL MIELE NON SCADE MAI, È VERO?
Il miele contiene circa il 70-80% di zuccheri e SI, il miele non scade mai e se pur sia soggetto ad altre alterazioni, può durare praticamente per sempre. È stato ritrovato del miele antico e commestibile di oltre 3.000 anni.
Cari lettori, se anche voi, come noi state imparando ad amare le api proteggetele e tenete pulito, sano e sicuro il nostro ambiente per noi e per loro. Ognuno di noi ha un ruolo nel mondo, e non di certo il nostro è quello di sterminatori! AMATE LE API PERCHE’ LORO HANNO SEMPRE AMATO NOI.
Le Piccole Ife
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