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Mi Riconosci? - Anfibi -

In un precedente articolo (se non lo avete letto correte a farlo) ho citato la meravigliosa mantide orchidea parlando dell’istinto di mimetizzazione come approccio all’istinto di sopravvivenza. Ebbene oggi è proprio questo approccio, usato da molte categorie di animali, che vorrei approfondire. Tuttavia, l’arte del mimetismo è troppo vasta e sono talmente tanti gli spunti da analizzare che approfondirò l’argomento per capitoli, ogni articolo riguarderà una classe del regno animale o vegetale. Oggi mi piacerebbe parlarvi degli anfibi, in particolare di un rospo che imita non solo le sembianze, ma anche il verso di un serpente. Mi riferisco alla scoperta (avvenuta nell’ottobre del 2019 dopo 10 anni di lavoro sul campo di Eli Greenbaum dell’Università del Texas) di uno dei migliori esempi di mimetismo batesiano in natura. Il mimetismo batesiano è un fenomeno di mimetismo in cui una specie sostanzialmente innocua riesce ad evitare predatori fingendo di essere una specie molto pericolosa o tossica. Ed è esattamente quello che fa il rospo gigante congolese o Sclerophrys channingi, un animale endemico della Repubblica Democratica del Congo che è capace di imitare quasi alla perfezione un serpente velenoso, una delle vipere più pericolose d’Africa, la vipera del Gabon (Bitis gabonica).

Ma come può un animale compatto come il rospo assomigliare alla sinuosità della più grande vipera esistente?

In effetti lo Sclerophrys channingi, Sclero per gli amici, imita solo la testa della bitis gabonica, che è la parte più visibile del corpo, in quanto la sua bellissima livrea è mimetica.



In termini di somiglianza i tratti più stupefacenti (come direbbe il nostro Er Gino), sono due macchie e una striscia (dello stesso marrone scuro) che si estende lungo la schiena del rospo. Altre caratteristiche che rendono efficace il travestimento sono ovviamente la forma triangolare del corpo, la sua colorazione e una pelle che risulta “straordinariamente liscia per un rospo”,di solito i rospi hanno un aspetto più "bitorzoluto". Dato che quella imitata da Sclero è una vipera mortale per la maggior parte degli altri animali, i suoi predatori ci pensano sempre due volte prima di eseguire un attacco.



In ogni caso, assomigliare fisicamente alla vipera del Gabon è solo una parte del fenomeno che questo animale mette in atto per sfuggire ai predatori, imita anche i suoi comportamenti, in particolare uno dei versi che essa emette, infatti, se si sente minacciato, il rospo comincia ad incrinare la testa ed emette un lungo e basso sibilo somigliante a quello emesso dal serpente prima di attaccare, inoltre il rospo è in grado di piegarsi in modo da celare alla vista le zampe.

Entrambe queste specie si sono originate intorno 4-5 milioni di anni fa e il fatto che il rospo si trova solo in luoghi dove la vipera è presente, rende probabile, secondo i ricercatori, che i rospi e le vipere siano coevoluti insieme.





La Nonn

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