Salve a tutte voi vecchie e nuove ife, io sono Ruggine. In pochi si ricorderanno di me visto che questo è il mio secondo articolo (se vi stavate chiedendo dove fosse il primo trovate un video sul nostro profilo Instagram). Con questa rubrica vorrei cercare di far uscire creatività e manualità che si insidiano dentro ognuno di noi Riutilizzando materiali di scarto così da Ridurre le spese e l’impatto sull’ambiente capendo anche come Riciclare oggetti della nostra quotidianità – le famose 3 R -.
Per questo numero vedremo come realizzare le Skeleton Leaves cioè come mettere in risalto le nervature delle foglie rimuovendone il mesofillo. Il procedimento non è così complicato ma dovrete fare molte prove per avere un buon risultato.
Versate 2 L d’acqua in una pentola e aggiungete circa 80 g di NaHCO3 , Bicarbonato di Sodio. Al bollire della soluzione, aggiungete le foglie e dopo 1 h di attenta osservazione, estraete le foglie dall’acqua oramai divenuta marrone. Fatele raffreddare per 5 min in un vassoio con un “dito” d’acqua fredda (unità di misura del S.I.). Procuratevi uno spazzolino usato (così da allungargli un po’ la vita prima di buttarlo nell’indifferenziata) e spazzolate delicatamente le foglie tenendole sempre in acqua.
Tamponatele con dei giornali per asciugarle e passate uno strato di colla vinilica così da non farle seccare.
È più facile a dirsi che a farsi. Le foglie di alloro e d’ulivo in foto sono il mio risultato migliore. Sono riuscito a mettere in risalto le nervature ma permane lo sclerenchima e ci vuole davvero tanta pratica per non distruggere completamente la lamina fogliare. Però c’è qualcuno che sicuramente è più bravo di me, qualcuno che come un chirurgo riesce ad eliminare l’intero mesofillo lasciando solamente le nervature, anche quelle più sottili. Sto parlando di insetti erbivori, in forma larvale e non, che grazie all’apparato masticatore si cibano delle parti più morbide della lamina. Degradano la lettiera da prima che l’uomo apparisse sul pianeta (immaginatevi un nostro primitivo che, scrutando sotto un cespuglio, si sorprende nel trovare una foglia mangiucchiata in questo modo).
Ogni singola foglia è una industria di energia, ogni cellula è un operaio che lavora giorno e notte per stoccare la nostra CO2 e donarci liberamente l’ossigeno che respiriamo. A volte siamo irrispettosi di ciò che ci dona la Terra ma almeno apprezziamo l’ingordigia di questi piccoli ingegneri che, a loro insaputa, creano opere di autentica bellezza in grado di commuovere anche chi ha il cuore arrugginito come il mio.
RUGGINE
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